Le origini di un lungo rapporto di amore e di devozione

 

Il lungo ed intenso rapporto di amore e di devozione che lega i cittadini di Anzio e Nettuno alla Madonna delle Grazie ha una collocazione storica ben precisa: 1550, anno del Giubileo e dell’approdo della statua lignea della Madonna sulla spiaggia di Nettuno, a tutt’oggi custodita nel Santuario.

La tradizione vuole che la statua lignea provenga dalla cittadina inglese di Ipswich che, agli inizi del XVI  secolo era  un centro di spiritualità cristiana con una forte caratura mariana. Nella cittadina  infatti, vi era un   bellissimo Santuario  all’interno del quale  la statua della Madonna delle Grazie, denominata Our Lady of Grace, era venerata.

Ma i contrasti tra Enrico XIII, Re d’Inghilterra  ed il Papa Clemente VII portarono allo scisma anglicano, il doloroso distacco della Chiesa d’Inghilterra dalla comunione con la Chiesa Cattolica Romana: tra il 1537 ed il 1539 vennero emanate leggi che determinarono la definitiva frattura tra le due Chiese.

Ne seguì una furia distruttrice ed iconoclasta che non risparmiò il santuario mariano di Ipswich che  venne demolito e la celebre statua di Our Lady  fu portata a Londra per essere bruciata, insieme a tante altre immagini sacre.

Alcune evidenze storiche farebbero presupporre che la Madonna di Ipswich  fu salvata dalle fiamme grazie ad un vascello che, nel 1550 lasciò le acque inglesi, con l’intenzione di trovare riparo e destinazione a Napoli, dominio della cattolicissima Spagna.

Racconta la tradizione che una violenta tempesta al largo delle coste laziali costrinse i marinai inglesi a cercare rifugio nell’antico porto di Cenone, di origine Volsca, che si trovava tra l’antico borgo marinaro di Nettuno ed il piccolo santuario di San Rocco.

Sempre la tradizione racconta che per tre volte i marinai inglesi cercarono di ripartire e per tre volte il mare si mise in burrasca. Il fenomeno venne interpretato come un segno nel cielo e per questo i marinai decisero di lasciare la sacra immagine al popolo di Nettuno, che la posizionò in un altare  della piccola chiesa di San Rocco.

Per il popolo nettunese fu  amore a prima vista.

Per ricordare questo importantissimo evento che ha caratterizzato il Rinascimento Nettunese, la Stella del Mare organizza dal 2010 la  Rievocazione dell’Approdo della Statua della Madonna delle Grazie.